La crescita dell’asporto del cibo ha provocato un maggiore impatto degli imballaggi sull’ambiente.
Il 90% dei ristoranti è già attrezzato, ma per intensificare la lotta allo spreco alimentare e la riduzione dei rifiuti parte un percorso di sensibilizzazione, anche perché si prevede che delivery e asporto, che hanno avuto una forte spinta con il Covid, rimarranno anche in futuro: 40 mila food bag in carta e bioplastica biodegradabile e compostabile, realizzate da Sis, per portare a casa il cibo non consumato, per il delivery o l’asporto, con il supporto di Novamont, saranno consegnate gratuitamente a bar, ristoranti e gastronomie.
L’iniziativa è dell’Epat e dell’Ascom Confcommercio, con il patrocinio del Comune di Torino, della Camera di commercio e con il supporto di Amiat Gruppo Iren.
“I nostri imprenditori oggi hanno problemi di sopravvivenza, ma la sensibilità verso l’ambiente sarà uno dei temi centrali del post Covid. Abbiamo il dovere di spingere l’attenzione sui temi ambientali” afferma la presidente dell’Ascom, Maria Luisa Coppa. “In Italia l’84% dei consumatori è disposto a pagare di più per un prodotto o servizio green e il 43% associa ai prodotti e servizi sostenibili una qualità superiore. E’ una sensibilità che nella ristorazione già esiste, ma vogliamo continuare a coltivarla”, sottolinea iI direttore dell’Epat Torino, Claudio Ferraro.
“Iniziative come questa che coinvolgono gli attori del territorio in percorsi virtuosi avviati dall’Amministrazione, si inseriscono nel percorso verso un modello di sviluppo della città improntato sull’economia circolare”, aggiunge l’assessore all’Ambiente della Città di Torino Alberto Unia. “Questa iniziativa assume particolare importanza in un momento in cui la ristorazione è in grande difficoltà per la pandemia che ha reso necessario adottare soluzioni innovative per poter continuare a operare” conclude Christian Aimaro presidente di Amiat Gruppo Iren. (ANSA).